giovedì 13 gennaio 2011

PUNTA PIETRE NERE, IL CAMPIONARIO DI PRIMIANO AQUILANO

Di Primiano Aquilano:
LE PIRITI DI " PUNTA PIETRE NERE " SU MATRICE DI CALCARE NERO.
 
 LA MATRICE VIENE CONFUSA DA  MOLTI PER BASALTO, MA UNA BANALE PROVA CON  HCL O 
ANCHE  CON ACIDO MURIATICO EVIDENZIA LA CLASSICA  EFFERVESCENZA  DOVUTA ALLA 
SCOMPOSIZIONE DEL CALCARE  CON EMISSIONE DI CO2.
LA ROCCIA  CALCAREA COSTITUIVA LA PARTE ALTA E DOMINANTE DELLA SCOGLIERA, COME 
SI NOTA NELLA FOTO. DA CONSIDERAZIONI PERSONALI QUELLE ROCCE DOVREBBERO 
RISALIRE  AL PALEOZOICO PERIODO PERMIANO, QUESTO SE C'E' UNA ANALOGIA , ED E' 
PROBABILE , TRA LE ROCCE DI PUNTA PIETRE NERE  E QUELLE CHE SI TROVANO NELLE 
CAVE DI POGGIO IMPERIALE ( CAVE CHIRO'). LE ROCCE DELLE CAVE CHIRO' PER LA 
PRESENZA DI TRETRACORALLI DOVREBBERO RISALIRE AL PERMIANO, ULTIMO PERIODO DELLA 
LORO ESISTENZA.
 
Come testimoniato da Primiano quindi, la roccia di punta pietre nere contiene piriti,
per questo in alcuni casi e con particolari inclinazione di luce brillano vivacemente
Ma cosa sono le piriti?
Da wikipedia: 
La pirite è un minerale molto comune composto da disolfuro di ferro (II) (FeS2) che prende il nome dal termine greco pyros (fuoco) poiché produce scintille se percosso con un pezzo di metallo. Per via del color oro era noto in passato come l'oro degli stolti; se riscaldato alla fiamma emette una miscela di solfuri dal classico odore di uova marce.
Si presenta in cristalli cubici, pentagonododecaedrici od ottaedrici, a volte con le facce alternate striate longitudinalmente (striature triglife).
Sono abbastanza frequenti geminazioni di vario tipo, fra le quali la cosiddetta 'croce di ferro', risultante dalla geminazione di due pentagonododecaedri compenetrati.

E' una lega di ferro e zolfo quindi. Ma ho trovato anche altre testimonianze in giro per il web ed alcune ve le farò scoprire nel corso del prossimo post....

 Altre foto di Primiano Aquilano:
Nota: La conclusione che le rocce di punta pietre nere, siano dell'età permiana scaturisce dal ritrovamento che ha fatto Primiano stesso, nelle cave Chirò presso Poggio Imperiale ( foto sotto).
Si evidenziano infatti un dente di squalo o comunque qualcosa di molto simile e a destra un tetracorallo. 


Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente Primiano Aquilano, innanzitutto per la disponibilità dimostratami, per il materiale messo a disposizione e soprattutto per avermi fatto scoprire una cosa che non sapevo, ricercherò subito le mie piriti negli scaglioni di roccia calcarea evidentissimi sui lati del canale acquarotta.

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