giovedì 21 aprile 2011

RIAPERTURA DEL CANALE ZAPPINO, GIOVERA' AL LAGO DI LESINA?

La Giunta Comunale insieme alle altre istituzioni e ai fondi che sono stati stanziati per la riqualificazione dei laghi di Lesina e Varano, inaugureranno a breve i lavori di riapertura dell'antichissimo canale Zappino, interrato  ormai da più di un secolo.
Spiluccando tra i vari libri antichi e le varie immagini della nostra laguna, risalta all'occhio l'importanza di questo canale naturale che collegava il lago di Lesina con l'Adriatico.
Alcuni testi dell'ottocento oltre ad elencare ed elogiare le anguille di Lesina e loro grandi pesi, indicano pure alcune razze di pesci che nel lago non si vedono da chissà quanto tempo. Si tratta ad esempio del "Rombo" e della "Platessa". Guardando il pescato degli ultimi anni sembra proprio che queste specie di pesci non entrino più dal mare e mentre per la platessa e la sogliola si vede ancora qualche sporadico esemplare, il rombo invece è sparito completamente.

Il testo "Fauna del Regno di Napoli" di Oronzo Gabriele Costa, (1850) indica nelle acque del lago l'esistenza della platessa e di una specie di rombo molto più grande del resto del Mediterraneo.( forse si trattava di una specie endemica del lago di Lesina):

" Vive nel Mediterraneo, ma nel Golfo di Napoli e quasi in tutti i lidi del Regno non è molto frequente. Nell'Adriatico sembra essere più abbondante, ove pure acquista dimensioni maggiori.
Dal Lago di Lesina abbiamo ottenuto una varietà molto distinta, tra per l'altezza maggiore del corpo, ed il capo più ottuso; come per un colorito terroso dante al giallo tutto uniforme. Vi si notavano pure i primi raggi della dorsale meno crassi, le squame più delicate e quindi meno apparenti; ed in fine anche i denti del vomero e del faringe meno acuti. All'aspetto esso si annuncia come specie ben distinta; ma non ci presenta poi alcun carattere organico atto a farlo considerar come tale..."

Di sicuro questa specie di rombo poteva avere una variazione dovuta più dalle acque del lago che dalla specie in se per sè, ma comunque nel testo si indica un peso molto maggiore delle altre specie pescate dalle altre parti del sud Italia e come citato sopra anche dentature e colori diversi, un pò come succede per la nostra anguilla.
Oggi il rombo la sogliola e la platessa sono sempre più rari e anche le altre specie di pesci sono diminuiti. Voglia la condizione delle acque e voglia lo sfruttamento intensiovo degli ultimi anni, ma credo che comunque la salinità del lago di Lesina e lo scambio delle acque stesse col mare, siano parametri indispensabili per alcuni tipi di pesce, come ad esempio può essere la spigola che di sicuro è meno adattabile magari dell'orata che sappiamo esistere anche in foci inoltrate di fiumi. Il calo progressivo del pescato e della fauna ittica è quindi ben imputabile anche alla chiusura del canale Zappino che di sicuro era corridoio preferibile dal pesce.
A mio avviso l'apertura del canale causerebbe la mitigazione della salinità del lago e quindi uno scambio di acque giusto dal centro del lago stesso, consentendo di nuovo l'ingresso più frequente di pesci come il rombo, le spigole, sogliole, platesse e tutte quelle specie che hanno bisogno di una maggiore salinità, specialmente d'inverno quando i vari canali di scolo e bonifica, oltre a quelli naturali, gettano all'interno del lago acque dolci in maggior quantità.









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