venerdì 29 aprile 2011

RICETTA LESINESE SCOMPARSA: LA FOLAGA SECCATA

C'era una volta un paese del basso Adriatico affacciato direttamente sulla sua omonima laguna. In questa laguna nei tempi di tardo autunno, amavano riunirsi per la forte abbondanza di cibo, moltissimi uccelli neri. Le folaghe.


A parte gli scherzi fino a qualche anno prima della seconda guerra mondiale esisteva una ricetta per la folaga andata completamente in disuso:"A FOLL'K S' CCAT" ( la folaga seccata)

Il procedimento per questa ricetta non richiedeva molto tempo, ma comunque serviva per assicurarsi della carne anche nei periodi di magra. La folaga era ed è uno degli uccelli più frequenti nel lago di Lesina, e dopo averla cacciata, si usava spennarla e sviscerarla per poi cospargerla di aglio, rosmarino, prezzemolo, alloro e sale. Dopo una brevissima frollatura si legava il tutto con lo spago e si riponeva ad affumicatura nei camini delle case lesinesi.
Una specie di prosciutto affumicato, di sicuro con un gusto forte che riprendeva veracemente il sapore della nostra terra e della nostra laguna..... da provare.
Ne porta testimonianza anche una pubblicazione dell'Accademia Nazionale dei Lincei " Notizie sugli scavi di antichità" del 1929

La folaga a Lesina è sempre stata una delle carni più apprezzate e abbondanti e come il maiale non si buttava via niente, infatti anche le piume servivano a qualcosa, si confezionavano comodissimi materassi e cuscini.
La piuma della folaga lavata (ultimamente anche in lavatrice) in un sacco o in una federa ben chiusa, assicurava traspirazione e quindi il miglior materiale antiallergico addirittura migliore dei cuscini in piuma d'oca.
Io ancora oggi dormo su un cuscino di piuma di folaga e posso assicurarvi che nei miei vari viaggi ho sempre rimpianto quel cuscino morbido e fresco....

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